Scritti di pensieri che mutano (novembre 2024)
È una raccolta di scritti brevi come pensieri che mutano; ci accompagnano per un tratto, giusto il tempo di lasciarci dentro qualcosa di diverso.
Seguono percorsi loro e la logica sta nella ricerca dell’accettazione.
Assomigliano alla vita.
Sono racconti, riflessioni che diventano occasione di incontro con personaggi improbabili o simili a ognuno di noi, dove le storie appartengono a tutti o solo all’immaginazione in un alternarsi di sentimenti molte volte repressi e liberati dalla magia della parola scritta.
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Acuto
Storia ambientata ai tempi nostri, ma con rimandi al 1968-1972 in una Pisa attiva nel cambiamento politico-sociale italiano.
Elisa, borghese-benestante, ha sempre evitato ogni coinvolgimento conducendo un’esistenza piatta, ma serena.
La telefonata di sua sorella Ester la sconvolge. Deve decidere se affrontare un lungo viaggio per rivedere Marco, suo vecchio amore vicino a morire. Giunta a destinazione riaffiorano i ricordi di quegli anni e della loro storia fino a scoprirsi una persona nuova. Marco non potrà sottrarsi al suo destino, ma lei lo porterà in sé come donna ormai realizzata
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NOI E IL SESSANTOTTO
Scrittori e scrittrici che hanno vissuto quel periodo e giovani che lo guardano con gli occhi di chi vive oggi: storie quotidiane, a volte rumorose, a volte riservate di una rivoluzione culturale basata sugli ideali e sulla passione di viverli.
GLI AUTORI DELL’ANTOLOGIA: Giancarlo Bosini – Tiziana Viganò – Raul Della Cecca – Massimiliano Barone – Paola Crovi – Mariella Di Camillo – Angelo Gavagnin – Carla Magnani – Marika Carolla – Claudio Bernardino Foresti – Mirella Guerri – Barbara Nittoli – Gemma Girolami – Franca Balsamo – Carlo Alfieri – Prefazione di Carlo A. Martigli
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L’OMBRA DEL VERO
Come in un confessionale, il mondo si avvicenda attorno al letto di Anastazia, che ha cercato di uccidersi per la paura del dolore.
Una profonda riflessione sul male di vivere e sul potere della mente. Nonostante la sua vita appaia realizzata e priva di problemi, Anastasia, la protagonista, decide di togliersi la vita. Lo fa per non andare incontro a un futuro, imprevedibile dolore, ma il suo il tentativo fallisce e lei si ritrova in coma. È paralizzata e non può parlare, e tutti pensano che non sia neppure in grado di sentire, né pensare. Al suo letto si avvicenderanno i parenti, gli amici, il personale sanitario che, convinti perlopiù di non essere uditi, sono disposti a confessarsi, a raccontarsi oltre ogni pudore. La stanza del reparto di rianimazione diviene quindi un teatro della verità, un luogo dove si entra per spogliarsi, un confessionale, mentre Anastasia riempie il tempo apparentemente vuoto declinando una sorta di dizionario dei sentimenti e delle cose notevoli dell’esistenza. In ordine alfabetico, scorrono ricordi o pensieri che fanno tutt’uno con la narrazione. Da tutto ciò la protagonista trarrà insegnamenti che la costringeranno alla necessaria maturazione, guidandola verso un esito diverso da quello che aveva immaginato.
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